La Toscana è una terra unica nel suo genere. Impareggiabili paesaggi naturali si mescolano con le più belle opere d’arte creando una perfetta dialettica che pochi luoghi al mondo possono vantarsi di possedere.
Lasciando per una volta le splendide città d’arte di questa terra, abbiamo deciso di partire per un viaggio nella sua campagna più famosa: la Maremma.
Un viaggio che vuole toccare quattro deliziosi paesi di questa zona unica nel suo genere. Tra rocce di tufo, cipressi mescolati a pini marittimi, tra inebrianti profumi e campi battuti dal sole.
Il nostro tour tra i borghi medioevali comincia dal paese di Scansano.
Scansano sorge sulla cima di una collina tra la Valle dell’Ombrone e la valle dell’Albegna, in una zona della Maremma toscana ricca di reperti archeologici del periodo etrusco-romano. Dopo una passeggiata tra le sue stradine, vi consigliamo di visitare il Museo Archeologico. Inaugurato nel 2001, offre una importanti testimonianze delle civiltà antiche che abitavano questa zona nella media valle dell’Albegna. I reperti più interessanti sono quelli che provengono dall’antico abitato etrusco di “Ghiaccio Forte”. In questo sito sono state ritrovate numerose statue votive che vanno a testimoniare la rilevanza religiosa che possedeva il luogo in epoca etrusca.
Scansano è diventato famoso per l’aria buona e per l’ottimo vino che viene prodotto: il Morellino di Scansano. Il Morellino è un vino rosso D.O.C.G. prodotto con uve Sangiovese e Alicante che si accompagna perfettamente con i piatti tipici della zona: acqua cotta, cinghiale e pecorino. Un bicchiere all’Enoteca Scansanese è veramente d’obbligo, mentre se volete rifocillare lo stomaco vi consigliamo la Cantina di Simone.
- Scansano
- Vigneti di Morellino
- La Cantina di Simone
Lasciamo Scansano e ci dirigiamo verso Manciano.
Manciano, arroccato anch’esso sulla cima di una collina, è un famoso centro turistico nel cuore della Maremma, ed è proprio questa posizione che gli dona viste panoramiche sulle valli, boschi e campagne circostanti.
Dal borgo toscano infatti, antico possedimento degli Aldobrandeschi, degli Orsini, dei Senesi e della città di Firenze, si possono ammirare i territori dell’intera Maremma grossetana, spaziando dalle montagne al mare e dalle colline ai laghi.
Architettonicamente e storicamente parlando il borgo è molto bello, il suo centro riporta ancora oggi i segni delle sue antiche dominazioni, sono infatti presenti: la Rocca Aldobrandesca, oggi sede del Comune, la struttura del Cassero Senese, adiacente all’antica rocca, parti della cinta Muraria ed alcune importanti porte che in passato permettevano l’accesso alla città.
Tutti i paesi di cui stiamo parlando distano pochi chilometri dalle famosissime Terme di Saturnia, centro termale tra i più famosi d’Italia. Se vi trovate in questa zona è impossibile non fare un bagno nelle sue acque calde e sulfuree.
- Hotel Terme di Saturnia
- Vasche naturali
Distante solo sette chilometri da Manciano, si trova il piccolo borgo di Montemerano.
Anche’esso sulla cima di un piccola collina è un borgo medioevale risalente almeno all’anno mille, possesso Aldobrandesco di Santafiora, poi senese. La pianta del paese ha la caratteristica forma di un cuore. Considerato uno dei borghi più belli d’italia possiede sicuramente la piazzetta più bella della Maremma Toscana, di origine rinascimentale.
Vicino a Montemerano, nella frazione di Acquaviva, vi segnaliamo un bellissimo agriturismo: Fattoria Villa Acqua dove potrete fermarvi per qualche ora di relax o fermarvi per la cena.
- Montemerano
- Piazzetta Montemerano
- Piazzetta Montemerano
- Ristorante Villa Acquaviva
Infine si giunge a Pitigliano: la Piccola Gerusalemme.
Pitigliano dovrebbe essere visitato di sera, quando il paese, allungato su uno sperone di tufo, crea con le sue luci una scenografia davvero unica nel suo genere. La roccia è stata scavata per costruirvi case, cantine, tombe o usata per ottenere materiale da costruzione.
Il paese viene chiamato “Piccola Gerusalemme” perché nel XI secolo, fu un rifugio per molti israeliti (dopo l’espulsione dallo stato della Chiesa). Oggi sono visitabili il ghetto, il bagno rituale, la macelleria e la cantina kasher, il forno e un tempio del 1598.
Oggi sono rimasti pochi Ebrei; ma la loro cucina è diventata un presidio slow food “La cucina dei Goym nella città del tufo”. Molto buoni sono gli sfratti, dolcetti di miele e noci, e il raro vino rosso kasher Piccola Gerusalemme, prodotto con la supervisione del rabbino.
- Pitigliano la sera
- Ingresso ghetto ebraico
- Cantine nel tufo
- Necropoli etrusca
Passare qualche giorno in questa zona sarà un esperienza indimenticabile sia per gli occhi che ovviamente per il palato, siamo sempre in Toscana!
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